Comunità Ebraica di Ferrara

La presenza ebraica nella città di Ferrara risale all’epoca bassomedievale, è infatti attestata già nel 1227 da un lascito testamentario, anche se è con il governo degli Estensi e la loro politica di benevolenza nei confronti degli ebrei, che la società ebraica raggiunse la stabilità e un benessere complessivo. Nel 1481 Ercole I d’Este concesse a Samuele Melli di acquistare gli edifici da trasformare ad uso di sinagoga, ancor oggi sede della moderna Comunità, mentre a fine secolo XV furono accolti insediamenti di ebrei sefarditi, di origine spagnola e portoghese, cacciati dalla Spagna e di ebrei ashkenaziti, di origine mitteleuropea, cacciati a più riprese dall’Europa centro-orientale; a metà del secolo seguente furono realizzate sinagoghe per i relativi riti. La comunità ebraica ferrarese, grazie alla protezione estense ‒benché non fossero mancati episodi sporadici di allineamento alle richieste papali‒, raggiunse una consistenza stimata in circa 2.000 persone su 30.000 abitanti dell’intera città, e costituì un punto di riferimento floridissimo tanto sul piano strettamente economico quanto sul piano culturale con illustri medici, pensatori, tipografi, e con diversi docenti dello Studio cittadino. La situazione mutò con l’estinzione della linea diretta della casa d’Este alla morte di Alfonso II e la devoluzione di Ferrara nel 1598 alla Santa Sede; rapidamente si susseguirono le limitazioni delle libertà degli ebrei ferraresi con le imposizioni già in vigore nello Stato pontificio, fino all’editto di istituzione del ghetto nel 1624. Ultimato in tre anni, nel 1627 furono trasferite coattamente nell’area prescelta alcune centinaia di famiglie per un totale di circa 1800 persone. I secoli XVII e XVIII, nonostante il ghetto, furono un’epoca di fervore nel campo degli studi: tra tutti si ricorda l’attività del rabbino Isaac Lampronti, medico, meglio conosciuto come l’autore dell’enciclopedia rabbinica Pahad Yitzhak. A fine Settecento, poco prima dell’emancipazione gli ebrei residenti nella Legazione di Ferrara erano circa 1500 a Ferrara, un centinaio a Lugo e un centinaio a Cento, le altre due città in cui era loro consentito risiedere.
La Comunità Ebraica di Ferrara è competente per il territorio di Ferrara, Cento e della Romagna.